JOHN-COLLINS-COCKTAIL

Food pairing con il John Collins

IL DRINK - John Collins

Cocktail storico e capostipite di una progenie di drink omonimi – i Collins – il John Collins è un drink fondamentale per la miscelazione, al pari del suo “fratello” Tom Collins. Il termine “fratello” non è usato a caso: in principio, si pensava che i due drink – simili tra loro – fossero associati ai due fratelli Collins, John e Tom.

Ad oggi pare invece assodato che il creatore del drink fosse il barman John Collins, che miscelò il gin con succo di limone, zucchero e acqua gassata presso il Limmer’s Old House di Londra. Quando? Probabilmente nei primi decenni dell’800, forse addirittura prima, certamente non oltre il 1869: questo è l’anno in cui viene redatto il manuale Steward and Barkeeper’s Manual, dove compare la ricetta del drink.

Il fratello Tom? E’ riferito all’Old Tom Gin, una versione del distillato che contempla una maggiore dolcezza, utilizzato nel Tom Collins.

Ricetta del John Collins

Spesso abbinata alla ricetta del drink-gemello Tom Collins, questa è la ricetta del John Collins secondo la codifica ufficiale dell’IBA:

  • 45 ml Gin
  • 30 ml Fresh Lemon Juice
  • 15 ml Simple Syrup
  • 60 ml  Soda Water

Attrezzatura: highball (o Collins glass), stirrer

Procedimento: versare gli ingredienti nel bicchiere colmo di ghiaccio, mescolare delicatamente e guarnire con fetta di limone e ciliegia maraschino.

Nonostante le antiche origini, il John Collins è stato inspiegabilmente escluso dalla prima edizione della lista IBA del 1961.

I Collins – drink versatili come i fizz, crusta, ecc ecc – sono tra i più richiesti: il Rum Collins ne è un ottimo esempio.

La prima ricetta del drink: Teaspoonful of powdered sugar, The juice of half a lemon, A wine glass of Old Tom Gin, A bottle of plain soda. Shake up, or stir up with ice. Add a slice of lemon peel to finish.

IL FOOD: la parola alla Chef

[breve presentazione dell’abbinamento food-drink]

La ricetta per casa

Carpaccio di ananas con salmone al miele e Zest di Limone

Finger/entrèe estivo e fresco da perfezionare a piacere con pairing da ricercare nelle botaniche presenti nel tipo di gin scelto per la preparazione del cocktail. Importante l’utilizzo del salmone irlandese data la sua delicatezza nella percentuale di grasso e nello stile di affumicatura

Ingredienti:

  • 1 fetta di salmone irlandese leggermente affumicato
  • 1 foglia di cuore di trocadero
  • 1 fetta di ananas
  • Miele di Sulla
  • Cristalli di sale di Maldon
  • Erbe aromatiche in abbinamento al gin utilizzato
    Zest di limone non trattato

Procedimento:

Tagliare all’affettatrice la fetta di ananas; disporre al centro del piatto la foglia di trocadero con qualche cristallo di sale. Ricoprire con la fetta di salmone, aggiungere il miele di sulla, spolverare con le erbe aromatiche prescelte e chiudere il piatto con lo zest di limone. A piacere potete condire leggermente la foglia di trocadero con olio evo molto delicato.

La ricetta per il locale

Carpaccio di ananas con salmone al miele di Manuka e Limone Costa di Amalfi

Il pairing per contrapposizione nel locale può essere esaltato dall’utilizzo del miele di Manuka, prodotto molto pregiato e dal sapore marcato e particolare con finale leggermente amarognolo. Lo zest di Costa di Amalfi con la sua notevole quantità di profumi terminerà il piatto con una nota di freschezza e leggera acidità.

Ingredienti:

  • 1 fetta di salmone irlandese leggermente affumicato
  • 1 foglia di cuore di trocadero
  • 1 fetta di ananas
  • Miele di Manuka
  • Cristalli di sale di Maldon
  • Erbe aromatiche in abbinamento al gin utilizzato
  • Zest di limone Costa di Amalfi non trattato

Procedimento:

Tagliare all’affettatrice la fetta di ananas. Disporre al centro del piatto la foglia di trocadero con all’interno qualche cristallo di sale di Maldon. Ricoprire con la fetta di salmone. Aggiungere il miele di Manuka. Spolverare con le erbe aromatiche prescelte e chiudere il piatto con lo zest di limone Costa di Amalfi

Lo chef

Emanuele Murgia

Ricerco e condivido il bello della mia professione di Chef: mi piace raccontare il piatto perché senza conoscere la storia del cibo si gode a metà“. Emanuele Murgia è uno chef professionista che inizia presso la Scuola Alberghiera di Milano e affina le tecniche culinarie in numerosi ristoranti i giro per l’Italia, oltre che una esperienza in Turchia. Il diploma da sommelier gli consente di preparare cene con abbinamento cibo vino in cui poter raccontare la poesia e le storie che si nascondono nel mondo del vino.
La cucina per Emanuele: Storia, ricerca, convivialità, passione. La cucina è il posto migliore dove dare amore sotto forma di cibo alle persone a cui vuoi bene.
Un segreto di cucina: Non cucinare quando sono arrabbiato, trasformare le consistenze senza rovinare il prodotto, evitare lo spreco ed educare il commensale.

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