Slash e i Guns N' Roses: rock, whiskey e ribellione
Slash, l’iconico chitarrista dei Guns N’ Roses, è diventato un simbolo del rock and roll con il suo inconfondibile cilindro e la chitarra Gibson Les Paul. Tuttavia, un altro elemento ha sempre fatto parte della sua immagine: la bottiglia di Jack Daniel’s. Una celebre foto lo ritrae con una bottiglia di questo whiskey, personalizzata con il nome della band “Guns N’ Roses” al posto del marchio, accompagnata dalle parole “Good Time” e “Paradise City,” un omaggio al famoso brano della band.
La band e il suo stile di vita
I Guns N’ Roses, formati nel 1985, hanno raggiunto la fama mondiale con il loro album di debutto, Appetite for Destruction (1987), che rimane uno dei dischi più venduti di tutti i tempi. Ma la loro ascesa al successo fu accompagnata da una vita di eccessi. Slash non era l’unico a indulgere pesantemente in alcol e droghe. Steven Adler, il batterista, ha avuto 28 overdose, due attacchi di cuore e un ictus che gli ha lasciato un deficit del linguaggio.
Izzy Stradlin, il chitarrista ritmico, cadde in coma per 96 ore a causa dell’abuso di sostanze, mentre Axl Rose, il frontman, sebbene meno coinvolto nell’abuso di sostanze, non era estraneo a comportamenti estremi, spesso causando controversie durante i concerti. La band divenne rapidamente famosa non solo per la loro musica, ma anche per il loro comportamento autodistruttivo, tanto da essere soprannominati “la band più pericolosa del mondo”.
Slash e Jack Daniel's
Slash ha sempre avuto un rapporto speciale con il Jack Daniel’s. Il marchio storico, noto per il numero 7 sulla bottiglia, è diventato un simbolo del rock and roll grazie anche all’associazione con artisti come Slash. La bottiglia di Jack Daniel’s è diventata un’icona della cultura rock, simboleggiando ribellione e libertà. La sua formula segreta e il processo di distillazione unico hanno mantenuto il marchio in cima alle preferenze di molti artisti e fan del rock.
Nel corso degli anni ’80 e ’90, Slash era noto per consumare fino a due bottiglie di Jack Daniel’s a notte. Questa abitudine estrema lo portò a situazioni critiche, come quando la sua lingua diventò nera a causa dell’eccessivo consumo di alcol. In una delle sue notti più selvagge, lui e il whiskey, come raccontato dal suo ex manager, arrivarono a lanciare un martello attraverso la finestra della Geffen Records per puro divertimento.
Aneddoti indimenticabili
Un episodio emblematico dell’eccesso della band è quello di un concerto nel 1986, dove Slash e il batterista Steve Adler celebrarono il supporto a Ted Nugent con una festa epica, culminata in un’incredibile sbornia. Un’altra volta, Slash, dopo aver passato la notte a bere, si svegliò coperto di ustioni da tappeto e senza ricordi della notte precedente.
Durante il periodo turbolento dei Guns N’ Roses, uno degli episodi più noti e singolari coinvolge Axl Rose e Slash in un’avventura rischiosa. In un’intervista, Slash ha raccontato un aneddoto riguardante una volta in cui Axl Rose si gettò fuori da un’auto in movimento. L’episodio avvenne quando Slash, che stava vivendo con Rose a casa della sua famiglia, rimproverò Axl per aver disturbato sua nonna occupando il divano mentre lei voleva sedersi. Dopo il rimprovero, Slash cercò di affrontare la questione delicatamente mentre guidava, ma Axl, in un gesto impulsivo, si lanciò fuori dall’auto che viaggiava a circa 35-40 miglia orarie su Santa Monica Boulevard. Questo episodio evidenziò la natura imprevedibile e volatile di Axl Rose e segnò un momento significativo nel rapporto teso tra i due musicisti.
Izzy Stradlin, invece, si distinse per un episodio in cui, completamente ubriaco, urinò nel corridoio di un aereo di linea, causando non poco scalpore. Duff McKagan, nel tentativo di calmarsi durante un volo, bevve così tanto che fu necessario un intervento medico all’atterraggio.
Verso la sobrietà
Nonostante la loro reputazione di eccessi, i membri della band hanno gradualmente affrontato le loro dipendenze. Slash ha dovuto passare attraverso numerosi periodi di riabilitazione per disintossicarsi. Dopo un intervento particolarmente intenso, durante il quale fu rapito e portato a disintossicarsi a Hawaii, Slash è riuscito a riprendere il controllo della sua vita.
Oggi, Slash è sobrio e continua a fare musica, mantenendo viva la leggenda dei Guns N’ Roses. La band, nonostante i suoi alti e bassi, rimane una delle più influenti nella storia del rock, e le loro storie di eccessi e redenzione continuano a ispirare fan in tutto il mondo.
Il fascino di Jack Daniel's: storia e curiosità del famoso whiskey americano
Jack Daniel’s è un marchio che incarna il vero spirito americano. Con la sua iconica etichetta nera e una storia ricca di tradizione, è diventato un simbolo non solo di eccellenza nel whiskey, ma anche di ribellione e rock and roll. Ecco due curiosità che esplorano l’origine della sua etichetta, il famoso numero 7 e i personaggi famosi che lo hanno scelto, oltre a una sorpresa finale.
La storia dell'etichetta di Jack Daniel's
La caratteristica etichetta nera di Jack Daniel’s è uno dei simboli più riconoscibili nel mondo degli alcolici. L’etichetta trae le sue origini dalla storia della distilleria stessa, fondata nel 1866 a Lynchburg, Tennessee, da Jasper Newton “Jack” Daniel.
Jack Daniel era un uomo d’affari innovativo e visionario. Il suo whiskey divenne presto famoso per il suo gusto unico, dovuto in gran parte al processo di filtrazione attraverso carbone d’acero, noto come “Lincoln County Process”. Questo metodo conferisce al whiskey una morbidezza distintiva che lo differenzia da altri whiskey.
L’etichetta nera che oggi conosciamo fu introdotta nel 1911 in memoria della morte di Jack Daniel. Si racconta che la scelta del colore nero fosse un segno di lutto per il fondatore. L’eleganza semplice del design ha aiutato il marchio a distinguersi sul mercato e a diventare un’icona di qualità e stile.
L'aneddoto del Numero 7
Un altro elemento distintivo dell’etichetta di Jack Daniel’s è il misterioso numero 7. Molte persone credono erroneamente che questo numero rappresenti gli anni di invecchiamento del whiskey, ma in realtà la storia è molto più affascinante e avvolta nel mistero. Non esiste una spiegazione ufficiale e definitiva sul perché Jack Daniel abbia scelto il numero 7 per la sua etichetta. Alcune teorie suggeriscono che fosse il settimo tentativo di Jack di perfezionare la sua ricetta, mentre altre ipotesi sostengono che il numero 7 portasse fortuna a Jack. Qualunque sia la verità, il numero 7 è diventato sinonimo di qualità e tradizione per il marchio Jack Daniel’s.
Personaggi famosi e Jack Daniel's
Nel corso degli anni, Jack Daniel’s è stato associato a molte celebrità, specialmente nel mondo della musica e del cinema. Il suo legame con il mondo del rock è particolarmente forte, con molte star del rock che lo hanno scelto come loro drink preferito.
Uno dei fan più noti fu Frank Sinatra, che definì Jack Daniel’s “il nettare degli dei”. Sinatra era noto per avere una bottiglia del whiskey sul palco durante i suoi concerti, contribuendo a cementare la reputazione del marchio come il preferito delle star. In riconoscimento di questo legame, Jack Daniel’s ha persino creato una speciale edizione commemorativa chiamata “Sinatra Select”.
Anche il mondo del rock è strettamente legato a Jack Daniel’s. Oltre a Slash dei Guns N’ Roses, altre leggende del rock come Keith Richards dei Rolling Stones e Lemmy Kilmister dei Motörhead erano noti per il loro amore per questo whiskey. Lemmy, in particolare, beveva Jack Daniel’s con Coca-Cola, una combinazione che divenne così iconica da essere spesso chiamata “Lemmy” dai fans.
A proposito, sapete che?
Una delle curiosità meno conosciute riguarda il cocktail Lynchburg Lemonade, una delle creazioni più famose legate a Jack Daniel’s. Questo cocktail prende il nome dalla città di Lynchburg, Tennessee, dove si trova la distilleria Jack Daniel’s. La Lynchburg Lemonade fu inventata da Tony Mason nel 1980, e la sua ricetta originale prevede l’uso di Jack Daniel’s Tennessee Whiskey, triple sec, succo di limone e soda al limone.
Ecco la ricetta originale del cocktail Lynchburg Lemonade:
Ingredienti:
- 45 ml di Jack Daniel’s Tennessee Whiskey
- 30 ml di triple sec
- 30 ml di succo di limone fresco
- Soda al limone (come la Sprite)
Preparazione:
Riempire uno shaker con ghiaccio. Aggiungere il Jack Daniel’s, il triple sec e il succo di limone. Agitare bene e versare in un bicchiere alto riempito di ghiaccio. Completare con la soda al limone e guarnire con una fetta di limone.
Questo cocktail rinfrescante è diventato un classico estivo e un omaggio perfetto alla tradizione di Jack Daniel’s .
credit: fresh.co.nz
Conclusioni
Jack Daniel’s non è solo un whiskey, ma un simbolo di qualità, storia e ribellione. La sua etichetta nera racconta una storia di innovazione e rispetto per il passato, mentre la sua associazione con alcune delle figure più iconiche della musica e dello spettacolo ne conferma il fascino duraturo. Nei prossimi articoli, esploreremo altre storie affascinanti legate a questo leggendario marchio e ai suoi illustri fan, offrendo uno sguardo ancora più approfondito su come Jack Daniel’s è diventato una leggenda nel mondo degli alcolici e della cultura popolare.
Fonti:
Grunge: Inside Axl Rose And Slash’s Feud
Northpoint Washington: Guns N’ Roses Slash on Overcoming Addiction
Louder Sound: Guns N’ Roses’ former manager on 25 turbulent years with Slash (louder)
Jack Daniel’s Official Website: Our Story
Whiskey Advocate: The Legend of Jack Daniel’s
The Spruce Eats: Lynchburg Lemonade Recipe
Liquor.com: Lynchburg Lemonade
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