David Bowie: un'icona inaspettata dietro il bancone
Nel mio blog, non potevo non parlare di David Bowie. In una rara foto in bianco e nero, vediamo un giovane Bowie intento a versare una bevanda da una bottiglia. Questa immagine cattura Bowie in un momento sorprendentemente domestico e ordinario, lontano dal suo solito personaggio eccentrico e cosmico. L’ambientazione sembra essere un piccolo bar o una dispensa, come suggerito dalle scaffalature alle sue spalle, dove sono disposte varie lattine e bottiglie.
Il contesto della foto
La foto è stata scattata nel 1967, un periodo cruciale per Bowie, che in quegli anni era ancora in cerca della sua identità musicale definitiva. Aveva appena cambiato il suo nome da David Jones a David Bowie per evitare confusioni con il cantante dei Monkees, Davy Jones. Questo era anche l’anno in cui Bowie pubblicò il suo album di debutto omonimo, che tuttavia non ebbe un grande successo commerciale. La scena ritratta potrebbe essere stata scattata in un contesto casuale, forse durante una pausa in uno studio di registrazione o in una location privata, lontano dai riflettori della scena musicale.
La bottiglia misteriosa
Un elemento intrigante della foto è la bottiglia che Bowie sta versando. Sembra una bottiglia di vodka, notoriamente apprezzata dagli artisti dell’epoca. La bottiglia non ha un’etichetta chiara, rendendo difficile l’identificazione precisa del marchio. Tuttavia, il gesto di versare una bevanda e la sua espressione concentrata aggiungono un elemento di normalità e umanità alla figura iconica di Bowie, spesso vista come distante e aliena.
Curiosità su David Bowie e il mondo del bere
David Bowie è noto non solo per la sua musica rivoluzionaria ma anche per la sua capacità di trasformarsi continuamente, adottando nuove personae come Ziggy Stardust, Aladdin Sane, e il Duca Bianco. Questa foto, in contrasto con le sue trasformazioni teatrali, ci offre uno sguardo più intimo e personale sul giovane artista, suggerendo una dualità affascinante nel suo carattere.
Bowie e il suo rapporto con l'alcol
David Bowie è noto non solo per la sua musica rivoluzionaria ma anche per la sua capacità di trasformarsi continuamente, adottando nuove personae come Ziggy Stardust, Aladdin Sane e il Duca Bianco. Questa foto, in contrasto con le sue trasformazioni teatrali, ci offre uno sguardo più intimo e personale sul giovane artista, suggerendo una dualità affascinante nel suo carattere.
Bowie aveva un rapporto complesso con l’alcol e altre sostanze. Durante gli anni ’70, un periodo che molti considerano il suo picco creativo, il suo consumo di alcol e droghe era elevato. In particolare, durante l’era di “Station to Station” (1976), Bowie ammise di essere stato fortemente dipendente dalla cocaina, una dipendenza che lui stesso disse di averlo portato a non ricordare quasi nulla delle registrazioni di quell’album.
Curiosità su David Bowie e il mondo del bere
Un altro aneddoto interessante riguarda il film “The Man Who Fell to Earth” (1976), in cui Bowie interpreta un alieno che viene sulla Terra. Durante le riprese, il suo uso di alcol era tale che molti membri del cast e della troupe erano preoccupati per la sua salute. In quel periodo, Bowie sviluppò un gusto per il latte mescolato con pepe nero, una bevanda che consumava per cercare di mantenere un certo equilibrio durante le sue intense sessioni di lavoro.
Oltre alla vodka, Bowie era noto per il suo amore per il tè. Nella sua casa a Berlino, durante la fine degli anni ’70, Bowie teneva sempre una teiera pronta. L’artista era anche noto per la sua abitudine di portare con sé una macchina per il caffè espresso ovunque andasse, un oggetto che considerava essenziale quanto la sua chitarra. Cioè un consumatore seriale come me di caffè. Una delle sue bevande preferite era il Martini cocktail, in particolare preparato con gin Bombay Sapphire.
Bowie era noto per il suo gusto sofisticato e il Martini rappresentava perfettamente il suo stile raffinato. Questa preferenza per il Bombay Sapphire non era casuale; il gin è una bevanda storicamente legata alla scena artistica e alla bohème, un mondo in cui Bowie si muoveva con grande naturalezza. Un’altra curiosità riguarda il suo periodo a Los Angeles, dove Bowie iniziò a preparare una bevanda insolita a base di latte e peperoncino per cercare di disintossicarsi dalle droghe. Questo mix era parte del suo tentativo di adottare uno stile di vita più sano in un periodo particolarmente caotico della sua vita.
Pseudonimi di David Bowie
Ma voi sapete tutti gli pseudonimi del mio artista preferito? David Bowie è noto per aver adottato numerosi pseudonimi nel corso della sua carriera, ognuno dei quali rifletteva una diversa fase della sua evoluzione artistica:
- Davy Jones (fino al 1966) – Il suo nome di nascita, utilizzato all’inizio della carriera.
- David Bowie (1966-2016) – Il nome con cui è diventato famoso in tutto il mondo.
- Ziggy Stardust (1972-1973) – Il suo alter ego glam rock, un’icona della musica anni ’70.
- Aladdin Sane (1973) – Un’estensione di Ziggy Stardust, spesso descritto come “Ziggy goes to America”.
- The Thin White Duke (1976) – Un personaggio elegante e distaccato, creato durante il periodo di “Station to Station”.
- Major Tom (1969, 1980, 1995) – Un personaggio ricorrente nella sua musica, apparso in “Space Oddity”, “Ashes to Ashes” e “Hallo Spaceboy”.
Curiosità su David Bowie, il primo artista a 360°
David Bowie è nato come David Robert Jones l’8 gennaio 1947 a Brixton, Londra, e la sua carriera è decollata veramente con l’uscita del singolo “Space Oddity” nel 1969. La sua capacità di reinventarsi continuamente, di leggere in anticipo ed anticipare mode e trend, non solo musicalmente ma anche visivamente, lo ha reso una delle figure più influenti nella storia della musica e della cultura pop.
Bowie, a cui mi ispiro indirettamente, era un artista poliedrico, capace di passare dal rock alla soul, dal funk al pop, sempre mantenendo una qualità e una creatività eccezionali. Il suo stile di vita, spesso eccentrico e fuori dagli schemi, si rifletteva anche nei suoi gusti in fatto di bevande e cibo, facendo di lui non solo un’icona musicale, ma anche un simbolo di libertà espressiva e di trasgressione.
credit: Hulton Archive
Conclusione
Questa foto è un’istantanea preziosa che cattura un momento di semplicità nella vita di David Bowie, un artista noto per la sua complessità e la sua natura camaleontica. Mentre versa una bevanda in modo calmo e composto, ci viene ricordato che anche le icone più straordinarie hanno momenti di ordinarietà. E proprio questa umanità, catturata in un singolo scatto, contribuisce a rendere Bowie non solo un’icona, ma anche una figura con cui possiamo connetterci a un livello più personale.
Fonti:
David Bowie – Biography
David Bowie’s Complex Relationship with Drugs and Alcohol
The Making of David Bowie’s “The Man Who Fell to Earth”
David Bowie’s Love of Tea
Bowie’s Espresso Machine
David Bowie and Martini Cocktails
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