
La conosci la storia del piedistallo?
“La conosci la storia del piedistallo? Ecco se scendi te la racconto”. Scendi dal piedistallo!
Se volevi fare la star andavi a fare il cantante. Scrivo questo articolo perché posso indubbiamente affermare che io ho vissuto una vita da rock star alla stregua di George Best per intenderci o alla Keith Richards. Ma la mia vita privata è un discorso personale per ciò sorvolerei con un pizzico di dignità.
Il grosso problema è che si è perso il senso reale della definizione lasciando il posto soltanto all’accezione più bieca del termine. Ma cosa vuol dire comportarsi da rock star? Nulla di quello che pensate. Il pretendere tutte le attenzioni e comportarsi da isterici saccenti non fa un barman una rock star. nemmeno avere una pletora di follwers. Essere rock star non significa esibire tatuaggi ne avere il piglio da duro credetemi.

Barman o rockstar
Essere una rock star significa essere autentici, passionali, e dedicati alla propria arte. Significa avere un senso di ribellione e originalità, e un’energia e una presenza sul palco che cattura l’attenzione del pubblico. Non si tratta di arroganza o superficialità, ma di avere una vera passione per la musica e la performance. Quindi, se vuoi essere una vera rock star, concentrati sulla tua arte e sul trasmettere emozioni e energia attraverso di essa. Sul bancone come tra i tavoli li cambia tutto.
Il barman non è una star ma un ottimo trascinatore di un team che lavora all’unisono per rendere la serata speciale ai clienti. Essere un buon professionista dietro il bancone, che si tratti di un barman o di un cameriere, non è solo una questione di saper preparare drink o servire cibo, ma anche di saper gestire al meglio la relazione con i clienti. Troppo spesso si commettono errori che possono rovinare l’esperienza del cliente, che si traducono in una perdita di clientela e di reputazione per il locale.
Errori / convinzioni
Uno degli errori più comuni è quello di lavorare con un ego accecante. È importante ricordare che i clienti sono la ragione stessa per cui si lavora dietro il bancone e che senza di loro il proprio lavoro non avrebbe senso. Essere troppo servili può essere altrettanto dannoso, poiché potrebbe far sembrare che non si sia interessati realmente al cliente o che non si sia in grado di gestire situazioni emotive.
Un’altra convinzione sbagliata è quella di pensare di essere più lesti e furbi dei clienti. Questo atteggiamento può portare a comportamenti poco professionali, come cercare di imbrogliare o di tirare fregature ai clienti, pensando di essere più furbi di loro. In realtà, la professionalità e l’onestà sono le qualità più apprezzate dai clienti e possono fare la differenza nel fidelizzarli.

Aspetti importanti
La pigrizia e la presunzione nel non innovarsi e nel non seguire le mode è un altro errore comune. I clienti cercano sempre novità e originalità, quindi è importante essere sempre aggiornati sulle tendenze del settore e offrire prodotti e servizi interessanti e di qualità. Non bisogna avere paura di cambiare e di adattarsi alle esigenze del mercato, altrimenti si rischia di rimanere indietro e di perdere clienti.
Infine, è importante sapere essere un padrone di casa che non fa sentire a disagio i commensali, ma che allo stesso tempo non permette comportamenti irrispettosi o poco educati. I clienti devono sentirsi ben accolti e rispettati, ma devono anche rispettare le regole del locale e comportarsi in modo appropriato. In conclusione, per essere un buon professionista dietro il bancone è necessario avere professionalità, gentilezza, onestà e capacità di adattamento. I clienti sono la ragione stessa per cui si lavora e vanno trattati con rispetto e attenzione. Evitare gli errori comuni e cercare di migliorarsi costantemente sono la chiave per avere successo nel settore della ristorazione e del bar.

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