Spritz, il drink che ha rivoluzionato l’aperitivo
"Mai ora fu tanto felice come l’ora consacrata a bere lo spritz, calice rosso di ghiaccio e arancio che spegne l’incendio del giorno."
(F.Caramagna)
Lo Spritz, nella sua forma attuale, è uno sparkling drink che riscuote un enorme successo da alcuni anni. In origine lo Spritz nasce in Veneto, dove i soldati austriaci ai tempi della dominazione sdoganarono l’abitudine di allungare i vini bianchi locali – corposi per le loro tradizioni – con uno spruzzo (spritz) d’acqua frizzante.In seguito, questa modalità di bere miscelato divenne un’abitudine: allungare un bitter o un aperitivo con vino – soprattutto mosso – è una pratica comune in molte regioni del nord Italia.
Nel corso del ‘900 in Veneto divenne consuetudine usare l’Aperol Barbieri con del vino bianco locale: negli anni 70 – consapevole della diffusione su larga scala dello Spritz – il marchio Aperol diffonde il proprio marchio proprio grazie al drink.
In seguito il marchio Aperol passa sotto il controllo del gruppo Campari, il quale sapientemente riesce a diffonde capillarmente lo Spritz anche all’estero, sino a quando l’IBA decide di inserirlo nella lista dei cocktail ufficiali dal 2011.
Ricetta dello Spritz
La ricetta ufficiale dello Spritz è stata rinnovata durante la redazione della lista ufficiale dei cocktail IBA del 2020:
• 9 cl Prosecco
• 6 cl Aperol
• splash soda water
Bicchiere: wine glass
Metodo: build
Garnish: fetta d’arancia
Procedimento: versare gli ingredienti nel bicchiere colmo di ghiaccio, mescolare delicatamente e guarnire con una fettina d’arancia.
In lingua tedesca con il termine spritz si indica una spruzzata, derivato dal verbo spritzen, equivalente all’italiano spruzzare.
L’aperitivo Aperol – in passato noto come Aperol Barbieri – viene presentato per la prima volta al pubblico alla Fiera Campionaria di Padova del 1919 dai fratelli Barbieri.
All’interno della lista dei cocktail ufficiali IBA 2020 la ricetta dello Spritz introduce 3 varianti, preparate rispettivamente con Campari, Cynar e Select invece dell’Aperol.
Il cocktail Hugo è considerato una variante dello Spritz, pur avendo una propria personalità. Creato da Roland Gruber nel 2005, è composto da Prosecco, seltz, sciroppo di sambuco e foglie di menta.
Il mio Spritz
La mia ricetta dello Spritz, abbastanza fedele al rapporto originale:
• 10 cl Franciacorta
• 8 cl Aperol
Bicchiere: build
Metodo: highball basso
Garnish: fetta d’arancia bio
Procedimento: versare in ordine Franciacorta, Aperol e soda nell’old fashioned colmo di ghiaccio, guarnire con una fetta d’arancia bio.
Lo Spritz è uno di quei drink che mi capita molto raramente di servire, dato che non lo inserisco nelle mie drink list. Ad esso preferisco delle alternative, come sparkling agrumati a bassa gradazione preparati con altri ingredienti. In genere non sono amante degli sparkling e delle bollicine: preferisco bere questo vino senza miscelarlo. Nonostante il drink sia da anni al centro di un dibattito tra sostenitori e detrattori, non demonizzo lo Spritz e chi lo consuma.
Prodotti
Ammettetelo! Chi di voi, appena raggiunta la maggiore età, almeno una volta nella propria radiosa esistenza all’ora dell’aperitivo, preso da un sentimento tra il festaiolo ed il “ormai sono maggiorenne”, ha esclamato :” oggi rischio, mi faccio un cocktail” ha ordinato uno spritz? Ebbene sì , per la gioia di grandi e piccini oggi parliamo del Fenomeno Spritz! Non ne abbiate a male miei cari lettori, se con piglio letterario, un po’ ironico e trasognato, andrò senza indugi a raccontar in rima lo Spritz con parole che rasentano il commiato.
Se il buon G&T ( Gin and Tonic) l’ho paragonato ai tormentoni social , lo Spritz cocktail potrei definirlo quasi con invidia la hit musicale latino americana che imperversa nelle discoteche e nelle balere da ormai 30 anni. Impossibile trovare un difetto a questo super eroe della miscelazione, che tanto affascina suocere, mamme, neofiti della miscelazione. Lo so: adesso vi starete domandando: “mah è cosi buono che gli avrà fatto di male il povero spritz a Diego per essere trattato cosi?” Rassicuro tutti: il Vaticano, la protezione civile ed i servizi segreti che il signor spritz non mi ha fatto nulla.
Ammetto l’indecente assenza empatica nei confronti del cocktail che ha rappresentato il cassetto economico per molti anni di tantissime attività commerciali, in Italia e non solo. Semplicemente non sono politicamente corretto: aggiungerei anche un emoticon in questo punto del testo perché sto ridendo da solo mentre scrivo. E mentre vesto i panni di Crudelia Demon inizio a raccontarvi un po’ dell’oggetto del mistero a tinte arancioni. Dovete sapere che chi collabora con me in questa follia del blog, ovvero quel genio del male di Marcello, aspetta con ansia la bozza di questo testo che ho rimandato un pochino . Marcello – o per citar il suo nick name il signor X – mi conosce bene e sa che nelle mie vene scorrono alcol e un diniego delle convenzioni e delle banalità che – diciamocelo chiaro e tondo – se fai il mio mestiere non ti fa fare molta strada. Il buon signor X si aspetta un articolino all’acqua di rose, o forse no? A parte gli scherzi: di questa utilitaria cosi amata dagli italiani e dagli stranieri che bevono il cappuccino alle 12,30 non si può dire nulla. Perché infierire e passare per un cinico insensibile che non ama le tradizioni nazional-popolari italiane?
Uno Spritz
da guardare
Il grande freddo – Di Lawrence Kasdan
Uno Spritz
da ascoltare
Matia Bazar – Vacanze Romane
Uno Spritz
da leggere
Ti aspetto a Central Park – Felicia Kingsley
Analisi sensoriale
Ricordo che la prima volta che feci lo spritz lo replicai a mia madre e mia sorella. Nelle mie vene scorre sangue veneto: di quella domenica a pranzo – da neo patentato da bancone – ricordo soltanto che mi fu chiesto più Aperol e meno ghiaccio, e le cannucce. Tradito anche da chi mi ha generato e dal sangue del mio sangue, riuscii a superare l’onta lavandola con del buon bourbon la sera stessa. Umiliato, capii che lo spritz, come i conigli in fila sulla golf o la bandana ed il marsupio, o li ami o li odi. Lode al vincitore ultra centenario di arancio vestito, che con la sua spiccata dolcezza e con la sua semplicità ha fatto innamorare quelli che ci chiamano pizza mandolino; lode al re degli aperitivi che noi barman vorremmo inventare ma c’è già, che ha rallegrato in un secolo cosi tante persone da diventare un pantone, se pensiamo all’arancione .
Se dovessi dipingere lo spritz nei suoi colori e nelle sue fattezze, sarebbe un personaggio sorridente e solare, dalle gote colorate d’arancio e dai modi gentili, vestito di tutto punto, ritratto in una bella piazza italiana negli anni 50 – che con garbo e seduzione – saluta una bella straniera. Bando alle ciance, amici miei e dopo aver disquisito della dolce vita senza pensieri, immaginatevi al rientro dopo una giornata stressante di lavoro: qual miglior nettare dissetante con la bolla inebriante Marcovaldo potrebbe bersi ? Mettetevi comodi in modalità relax. Aprite le finestre e fate entrare un po’ di sole estivo, se è in inverno accendete la luce sperando che i canoni della corrente si siano abbassati . Appena avvicinerete il calice alla vostra bocca, i profumi invitanti dell’arancio legati allo scoppiettio della bolla, vi invaderanno il naso, portando quella sensazione di zona confort “Stai senza pensieri “ invitandovi al primo sorso. Un mix di co2, acidità moderata del vino e l’agrumato dolce dell’Aperol cominceranno a girare nel vostro palato, creando quella sensazione di freschezza che vi inviterà a berne un altro sorso. E così via fino a all’ultimo sorso.
VOLUME ALCOLICO: 10,4
TASTE
SIGHT
LIMPIDEZZA
brillante
COLORE
arancione vivo
CONSISTENZA
poco consistente
EFFERVESCENZA
persistente
SMELL
INTENSITA’: poco intenso
COMPLESSITA’: poco complesso
QUALITA’: abbastanza fine
DESCRIZIONE: vinoso / agrumato
ESAME GUSTATIVO / OLFATTIVO
MORBIDEZZA
zuccheri: dolce
alcoli: leggero
polialcoli: morbido
DUREZZA
acidi: piatto
tannino: non presente
Sali minerali: scipito
Equilibrio: equilibrato
Intensità: poco intenso
Persistenza: persistente
Qualità: comune
Struttura o corpo: debole
Stato evolutivo: pronto
Armonia: armonico
Lo Spritz fatto a casa
Veniamo al dunque e a noi: scherzi a parte per rilassarsi all’ora dell’aperitivo o per accogliere i vostri amici, in pochi passaggi spiegherò come prepararsi un ottimo spritz! Perciò non cambiate canale . Se possedete in casa bicchieri da vino siamo a cavallo, ma da buon Veneto riprodurremo questo drink nel tumbler basso, il famoso bicchiere dell’acqua. Per costruire questo cocktail munitevi di un arancia, una bottiglia di prosecco o la bolla che preferite, non fate i difficili, una bottiglia di Aperol, un tagliere una tazzina da caffè, ghiaccio, un coltello, dell’acqua gasata, un cucchiaio da risotto. Per la vostra gioia, lo Spritz é un cocktail che ricade nelle famiglie dei drink costruiti (build) per ciò sarà tutto super fast e semplice. Bene: riempiamo il nostro bicchiere con il ghiaccio fino al bordo, giriamo con un cucchiaio il ghiaccio all’ interno del bicchiere in modo di raffreddare il vetro, scoliamo l’acqua in eccesso aiutandoci con la parte larga del cucchiaio. Versate 9 cl di bollicina aiutandovi con una tazzina ( 1 tazzina piena e un ¼ ).
Imparate a versare la bolla a collo direttamente dalla bottiglia perché rischiamo di fargli perdere effervescenza con più passaggi. Successivamente versiamo 6 cl di Aperol, aggiungete circa 2 cl di acqua gasata e con l’ aiuto di un cucchiaio da risotto mescoliamo una o due volte dal basso verso l’alto, in modo da amalgamare definitivamente gli ingredienti. Inseriamo la fetta d’arancia e saremo pronti a gustare il drink . Avvertenze: lo Spritz, come tutti i cocktails, si basa su un equilibrio degli ingredienti, una vera proporzione matematica . Come vi ho già raccomandato in precedenza, acquistare degli strumenti da lavoro vi consentirà di essere più precisi ed ordinati nella costruzione di un drink .Per quanto riguarda le dosi, spesso i clienti si confrontano con me: io – come già spiegato – non replico più questo drink, e nelle rare volte ho un mio sistema proporzionale che rende lo spritz mio con la mia idea di bilanciamento e gusto. E se avessi amici a cena posso preparare lo Spritz in una brocca e poi versarlo? Certamente, si versa utilizzando una proporzione bollicina Aperol e acqua gasata nella brocca, riporla in frigorifero prima di versarla, aggiungere del ghiaccio nella brocca, girare con un cucchiaio e versare nei bicchieri dei vostri amici già colmi di ghiaccio una fetta d’arancia ed il gioco è fatto.
- ATTREZZATURA: bicchiere dell’acqua o bicchiere del vino capiente, tagliere, coltello, ghiaccio, cucchiaio da risotto, tazzina caffè.
- INGREDIENTI: Aperol, bollicina Prosecco, arancia
- DIFFICOLTA': easy
- PREPARAZIONE: 1 minuto
Media consigliati
Icona mondiale della miscelazione e della cultura pop, lo Spritz compare in pubblicazioni di ogni genere:
Lo Spritz nel tempo
Lo spritz, espressione di una modalità di bere miscelato, ha origini lontane nel tempo. Se vogliamo considerare il termine Spritz come indicativo di un determinato drink, preferisco collocare il cocktail in una timeline riferita ai soli ricettari ufficiali IBA. Lontano nel tempo, tra il XIX° e XX° secolo, si trovano manuali riportanti ricette di Rhine Wine Seltzer, Rhine Wine Cobbler e Rhine Wine Punch. Si ricorda inoltre- come già ben definito – che lo Spritz e lo Spritzer sono due drink ben distinti e noti, tanto da essere entrati entrambi in differenti ricettari IBA.
SPRITZ VENEZIANO
2 oz | 6 cl Prosecco
1 1/4 oz | 4 cl Aperol
splash soda water
Bicchiere: old fashioned
Tecnica: build
Guarnizione: fetta d'arancia
Procedimento: Versare gli ingredienti nel bicchiere colmo di ghiaccio, aggiungere uno splash di soda e guarnire con la fetta di arancia.
SPRITZ
3 oz | 9 cl Prosecco
2 oz | 6 cl Aperol
splash soda water
Bicchiere: wine glass
Tecnica: build
Guarnizione: fetta d'arancia
Procedimento: Versare gli ingredienti nel bicchiere colmo di ghiaccio, aggiungere uno splash di soda e guarnire con la fetta di arancia.
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